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The Disruptive Strategist: Il lancio di ChatGPT-3 conferma la rapida diffusione dell’intelligenza artificiale

Il recente lancio di “ChatGPT-3” ha conquistato internet. David Goodman illustra alcune delle caratteristiche e delle applicazioni del chatbot basato sull’intelligenza artificiale e valuta in che modo questa tecnologia potrebbe rivoluzionare il settore nei prossimi 10 anni.

24 gennaio 2023

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Cosa sta succedendo?

Il recente lancio del chatbot “ChatGPT-3” basato sull’intelligenza artificiale ha avuto una grande risonanza online. È un servizio gratuito, lanciato da OpenAI. Per provarne il funzionamento e dare uno sguardo a come potrebbe essere il futuro: https://chat.openai.com/chat.

Chi è Open AI?

OpenAI è una società fondata nel 2015 da un gruppo di ricercatori e imprenditori, tra cui Elon Musk e Sam Altman. Ha sede a San Francisco e si occupa di ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale. Microsoft ha investito 1 miliardo di dollari nella società che si propone di fare progressi nel campo dell’intelligenza artificiale in modo responsabile.

Cos’è ChatGPT e perché ha suscitato tanto clamore?

ChatGPT è un potente strumento di intelligenza artificiale che può generare testi simili a quelli umani partendo da una richiesta dell’utente in tempo reale. A differenza degli strumenti di intelligenza artificiale precedenti, il vero progresso di ChatGPT è il modo in cui risponde alle domande che è simile a quello umano. Per gli utenti è quasi impossibile capire che hanno a che fare con un’intelligenza artificiale. Considerato che molte persone preferiscono interagire con un essere umano anziché con una macchina, è uno strumento che potrebbe avere effetti rivoluzionari. ChatGPT offre agli utenti un’esperienza veramente straordinaria ed è solo la prima di una serie di applicazioni AI che prevedibilmente sbarcheranno sul mercato in breve tempo, con effetti rapidi e dirompenti .

Funzionamento e applicazioni pratiche

A differenza di Google Search, a cui viene spesso paragonato, ChatGPT viene utilizzato principalmente per attività che comportano la creazione o l’elaborazione di testi simili a quelli umani, anziché per la ricerca di informazioni su specifici argomenti. In questa fase non viene generalmente considerato un sostituto di Google Search, ma tutto è ancora da vedere (ne parliamo più in dettaglio qui di seguito).

ChatGPT analizza la richiesta dell’utente e, avvalendosi di una serie di modelli linguistici, genera risposte pertinenti e può conversare con gli utenti attraverso un’ampia gamma di applicazioni.

Tra i suoi possibili utilizzi ci sono:

  • Machine translation: traduce da una lingua all’altra
  • Riassunti: riassume lunghi documenti
  • Conversazione: dà risposte pertinenti alle domande degli utenti
  • Creazione di contenuti: genera descrizioni di prodotti o articoli.

La capacità di ChatGPT di generare risposte naturali, simili a quelle umane, può essere particolarmente utile per le applicazioni di assistenza clienti, infatti può consentire ai chatbot di gestire domande e reclami di diverso tipo in modo più efficiente di un essere umano. Si può inoltre usare come assistente virtuale, può aiutare l’utente a svolgere compiti tra cui pianificare, trovare informazioni e rispondere alle domande.

L’impatto iniziale dal lancio

Cinque giorni dopo la sua presentazione avvenuta il 1° dicembre 2022, ChatGPT aveva già oltre un milione di utenti. Gli utenti hanno espresso il loro entusiasmo sui social media e condiviso alcuni esempi delle capacità di ChatGPT, ovvero correggere codice, scrivere saggi o poesie, tradurre testi o riassumere articoli o documenti lunghi. Finora è stato un enorme successo. Indubbiamente, uno degli aspetti più sorprendenti di questo strumento è il modo in cui presenta le risposte in un formato coerente, facilmente digeribile, a differenza dei motori di ricerca tradizionali.

ChatGPT sostituirà la Ricerca Google?

È improbabile che uno strumento come ChatGPT possa sostituire i motori di ricerca così come li conosciamo. I motori di ricerca sono un modo estremamente efficace per trovare informazioni specifiche su internet, pertanto non crediamo che potranno essere rimpiazzati dai chatbot nel breve termine. Tuttavia, con un’evoluzione più graduale, crediamo che sarà possibile integrare la tecnologia dei chatbot con i motori di ricerca.

L’analista tecnologico di Morgan Stanley, Brian Nowak, sostiene che quando viene introdotta una nuova tecnologia bisogna applicare la Regola delle 10 volte. Affinché ChatGPT sostituisca Google Search conquistando gli oltre 4 miliardi di utenti al giorno che usano oggi il servizio, la nuova offerta dovrà essere 10 volte meglio di quella esistente. Nowak non crede che l’apprendimento di un argomento (ChatGPT) e la ricerca di temi o oggetti specifici siano la stessa cosa per l’utente. Inoltre, per quanto in questo momento si parli molto di intelligenza artificiale e di ChatGPT, Google investe nel machine learning e nelle tecnologie di intelligenza artificiale da oltre cinque anni, dunque è probabile che lanci sul mercato strumenti analoghi, se non più potenti, in un futuro non troppo lontano.

Chat GPT-3 è solo un esempio di intelligenza artificiale. In che modo queste tecnologie rivoluzioneranno il settore nei prossimi dieci anni?

Le tecnologie di intelligenza artificiale stanno trasformando il nostro modo di lavorare e sono in grado di stravolgere i business model tradizionali. Le società più lungimiranti stanno già utilizzando i chatbot e l’intelligenza artificiale per fare concorrenza alle imprese consolidate. Per esempio:

  • Nell’e-commerce, Amazon e Alibaba usano chatbot e AI per personalizzare l’esperienza di acquisto e formulare suggerimenti ai clienti sulla base degli acquisti precedenti o delle ricerche effettuate. I rivenditori tradizionali dovranno competere con la convenienza e i suggerimenti personalizzati offerti da questi colossi dell’e-commerce o rischiano di restare indietro.
  • Nell’industria dei trasporti, le imprese di ride-sharing, come Uber e Lyft, usano l’intelligenza artificiale per ottimizzare i percorsi e migliorare l’efficienza del servizio, mentre i taxi e le imprese di noleggio auto tradizionali faticano a restare al passo.
  • Nei servizi finanziari, i roboadvisor come Betterment e Wealthfront usano i chatbot e l’intelligenza artificiale per prestare una consulenza di investimento personalizzata ai clienti, rivoluzionando il mondo degli istituti finanziari tradizionali che si avvalgono di consulenti umani.
  • Nel settore sanitario, le società di telemedicina come Teladoc e Amwell usano la tecnologia per fornire consulenza medica virtuale, scardinando così i modelli tradizionali delle visite di persona.

Questi sono solo alcuni esempi di aziende che usano i chatbot e l’intelligenza artificiale per stravolgere settori tradizionali, ma con la costante evoluzione di queste tecnologie è inevitabile che molte più aziende le adotteranno per restare al passo della concorrenza. È chiaro che per aver successo nei prossimi dieci anni un’impresa dovrà considerare l’uso dei chatbot e dell’intelligenza artificiale. Le imprese che si adatteranno con lentezza correranno il rischio di scomparire.

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