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16 settembre 2022
Ancora una volta il dato sull’inflazione americana crea tensione sui mercati finanziari. In agosto la headline scende meno delle attese ma è soprattutto la “core”, quindi il dato depurato delle variabili più volatili di energia e cibo, che preoccupa: +6,3% dal +5,9% di luglio.
La strada della Fed è ormai segnata. A pochi giorni dalla riunione del Fomc di settembre, il mercato rivede le stime sui tassi americani e penalizza sia azioni che obbligazioni.
I dati esposti in questo documento hanno unicamente scopo informativo e non costituiscono una consulenza in materia di investimenti. Le opinioni e valutazioni contenute in questo documento possono cambiare e riflettono il punto di vista di GAM nell’attuale situazione congiunturale. Non si assume alcuna responsabilità in quanto all’esattezza e alla completezza dei dati. La performance passata non è un indicatore dell’andamento attuale o futuro.